GIUSEPPE DE DOMINICIS
(XVIII sec – 1840)
Pittore

Giuseppe De Dominicis fin dalla prima età mostrò inclinazione al disegno e giovinetto, dopo aver fatto un regolare corso di studi preparatori, si recò a Penne e poi a Napoli dove stette lungamente e si distinse tanto da guadagnarsi l’affezione del proprio maestro, uno dei più celebri pittori. Tornato in patria diede molte prove della sua valentia.

I suoi lavori erano richiesti anche fuori del paese natio e assai stimati e disseminati in parecchie città del nostro Abruzzo. Le chiese angolane posseggono suoi quadri di pregio artistico: la Chiesa Collegiata di S. Michele Arcangelo, la Madonna della Seggiola; la Deposizione della Croce, dall’originale del Rubens; San Donato; la chiesa dei frati Riformati, Santa Filomena; la chiesa di S. Agostino, l’Assunta; i due freschi nell’abside, cioè un miracolo di San Nicola da Tolentino e l’elemosina di Sant’Agostino, nonché l’aggiunta alla parte superiore del quadro la Cintura. La chiesa di Santa Chiara in Penne possiede affreschi molto stimati da persone competenti e la chiesa dei Passionisti dell’Aquila degli Abruzzi un quadro della Concezione che è un buon lavoro. Tra i palazzi, nei quali il De Dominicis lavorò, sono da annoverare quello ducale e di Coppa-Zuccari in Città S. Angelo, quello di Sorricchio in Atri e il palazzo Leopardi in Penne.

Vecchio ancora era indefesso al lavoro e non cessava di dare lezioni di disegno a paesani e a giovani di fuori che si recavano da lui per apprendere la sua arte. Lasciò alla famiglia, ora estinta, molti quadri e disegni. Mori il 25 ottobre del 1840.

Fonte: “Storia di Città Sant’Angelo” di Pasquale Pace – Stab Tip. Arte Stampa – Pescara – 1943

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