L’attuale Palazzo Coppa a Città Sant’Angelo in origine fu monastero prima dei Cistercensi poi dei Bernardoni.
L’attuale chiesa di San Bernardo (adiacente a Palazzo Coppa), in antico era una collegiata (con un abate e sette canonici) dedicata a San Niccola di Bari: “Addossata a questo tempio, si cominciò la fabbrica di un Monastero, fondato da Agostino Càrpio dei padri Cistercensi della Riforma di San Bernardo (i padri Bernardoni) fabbrica compiuta nel 1642; e allora ricostruita, la Chiesa di San Nicola assunse il titolo di San Bernardo”.
Fonte: pag. 44 di – Camillo Pace, Città Sant’Angelo – Il paese – le chiese – gli uomini illustri -Teramo 1901
Un documento del 1713 attesta il possesso dei terreni appartenenti al Monastero di San Bernardo. Altri documenti degli anni 1760, 1792, 1793 parlano del Monastero dei Bernardoni e delle loro rendite; nel 1784 un canonico, don Nicola Coppa, chiede che si tolga il sequestro su le rendite dei suo canonicato.
Nel 1807 ci fu il passaggio da monastero a palazzo baronale, a seguito delle leggi napoleoniche portate avanti nel Regno di Napoli dal Murat, il convento dei padri Bernardoni venne confiscato e venduto alla famiglia Coppa.
La famiglia Coppa si era stabilizzata a Città Sant’Angelo per l’arrivo – fine ‘500 – di un comandante di soldati di ventura proveniente da Venezia.
È certo che durante il periodo napoleonico (fine 1700/ 1820) – epoca di chiusura dei monasteri e di chiese ad opera di Murat – tra i maggiorenni di Città Sant’Angelo vi era un certo Pio Coppa tra “i migliori cittadini” che nel 1806 organizzarono un’accademia letteraria per festeggiare l’abolizione del feudalesimo.
Altro esponente della famiglia fu Emidio Coppa (1826 – 1902), legislatore, deputato, sindaco, patriota.
Curiosità
All’inizio degli anni cinquanta (del 1900), il nuovo arciprete di Città Sant’Angelo spesso interrompeva le sacre funzioni in svolgimento nella chiesa di San Bernardo, per urlare in maniera violenta a donna Carmela, la castellana del Palazzo Coppa, che con la sua cameriera assisteva alle funzioni dalla loggia sovrastante l’abside con accesso dal palazzo Coppa. Donna Carmela non si perdeva d’animo e continuava devotamente ad assistere alle sacre funzioni dalla loggia facendosi forte di un antico diritto fondato sulla storia della chiesa di San Bernardo strettamente legata a quella del Palazzo Coppa.
Fonte: Contardo Romano
Il palazzo Coppa, realizzato sicuramente tra il 1600 ed il 1650, presenta un’apparecchiatura muraria molto regolare, caratterizzata da un mattone posto di taglio ogni tre posti di costa. Il medesimo impianto si ritrova nel palazzo attiguo alla recinzione settentrionale dello stesso convento.
Da notare, nel cortile, la cornice terminale che sostiene quel che rimane di una sorta di timpano spezzato difficilmente riconducibile ad un originario impianto del palazzo. La modalità esecutiva di questa ricca cornice è ottenuta tramite la sovrapposizione di corsi di mattoni semplici e progressivamente aggettanti.