La torre è situata nell’ex palazzo Pachetti nel cuore del borgo di Città Sant’Angelo, ma anticamente era una torre d’avvistamento e la sede del deposito delle armi della “Civitas”, il sovrintendente era il comandante Giacomo Paduli negli anni 1460-1500. Esso guidò valorosamente gli angolani nella guerra contro i pennesi consigliando la cittadinanza di arrendersi in seguito all’assedio di Giacomo Piccinino nel 1460.
Intorno al 1750 la torre fu trasformata in orologio.
Nei Moti Carbonari antimurattiani del 1814 innalzarono la loro bandiera (celeste, rosso e nero a bande orizzontali) che indicava l’inizio della insurrezione e della libertà, vi accesero lumi e fiaccole per segnalare alla vicina Penne di fare altrettanto. L’esito della rivolta fallì, infatti dopo qualche settimana i capi: Michelangelo Castagna, La Noce e Marulli furono arrestati e condannati a morte, il Castagna si salvò perché durante il trasporto a Chieti fuggì e si nascose.